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Diritto penale societario

Il diritto penale societario occupa una posizione di rilievo all’interno della categoria del diritto penale d’impresa, poiché sanziona le condotte illecite commesse dai vertici delle società commerciali, dei gruppi societari e dei consorzi nell’esercizio delle funzioni di istituto.

Le principali norme di diritto penale societario si trovano nel codice civile (art. 2621-2641); le fattispecie più gravi e rilevanti sono: false comunicazioni sociali anche di società quotate (art. 2621-2622), operazioni in pregiudizio dei creditori (art. 2629),  omessa comunicazione del conflitto d’interessi (art. 2629 bis), infedeltà patrimoniale (art. 2634), corruzione tra privati (art. 2635), aggiotaggio (2637) e ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza (art. 2638).

Per tutti i reati societari è prevista, in caso di condanna o di patteggiamento sulla pena, la confisca obbligatoria del prodotto o del profitto del reato, oppure, quando non ne sia possibile l’individuazione o l’apprensione, la confisca per equivalente, spesso preceduta dal sequestro preventivo disposto prevalentemente nelle indagini preliminari.

Per il delitto di corruzione tra privati (2635) è pure imposta la confisca (cd. allargata) delle risorse finanziarie di cui l’imputato non è in grado di giustificare la provenienza (art. 240 bis codice penale). I reati societari sono contemplati nell’elenco dei reati-presupposto della responsabilità penale-amministrativa dell’ente secondo il d. lgs. n. 231 del 2001.

Lo studio dell’avvocato Luigi Gianzi si occupa ampiamente di reati societari su problematiche estremamente complesse, sia nel campo della consulenza sia nella difesa in giudizio. Opera in sinergia con primari studi legali specializzati in diritto civile-societario e si avvale di rinomati consulenti tecnici, per coordinare gli aspetti prettamente finanziari e commerciali con quelli penali.