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Reati colposi, responsabilità medico-chirurgica, infortunistica sul lavoro e da circolazione stradale

I reati colposi puniscono le condotte causative di un evento penalmente rilevante non voluto ma conseguenza di negligenza, imperizia o imprudenza oppure inosservanza di leggi, regolamenti, ordini e discipline.

I principali reati colposi, di cui sistematicamente si occupa lo studio dell’avvocato Luigi Gianzi, sono quelli in materia di responsabilità medica, infortunistica sul lavoro e circolazione stradale.

Le prime due categorie sanzionano, attraverso il codice penale, l’omicidio colposo (art. 589) e le lesioni colpose lievi, gravi e gravissime (art. 590), commessi dal personale e dalle strutture sanitarie (art. 590 sexies), nonché dal datore di lavoro e dal delegato in materia antinfortunistica, la cui fonte di responsabilità origina pure dal d. lgs. n. 81 del 2008 (testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro).

Sempre il codice penale, ma in forza di norme diverse, punisce l’omicidio stradale (art. 589 bis) e le lesioni stradali gravi e gravissime (art. 590 bis), nelle forme semplici e aggravate.

Tra le aggravanti spicca la guida in stato di ebbrezza alcolica o di alterazione psicofisica conseguente all’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope; condotte punite, anche autonomamente, quali delitti dolosi, dagli art. 186 e 187 del d. lgs. n. 285 del 1992 (nuovo codice della strada).

Solo l’omicidio e le lesioni colpose commesse violando norme antinfortunistiche sul lavoro costituiscono reato presupposto della responsabilità amministrativa degli enti prevista dal d. lgs. n. 231 del 2001.

Negli ambiti descritti, la consolidata esperienza dello studio è maturata sia nella difesa delle persone offese sia a favore dei soggetti, persone fisiche o giuridiche, chiamate a rispondere del reato.

Anche grazie al confronto con consulenti tecnici di alto profilo e specializzazione universitaria, l’avvocato Luigi Gianzi ha avuto modo di affrontare le tematiche giurisprudenziali più moderne e raffinate a partire da quelle afferenti al nesso di causalità tra condotta attiva e omissiva ed evento.