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Rapporti giurisdizionali con autorità straniere

Le tradizionali materie di confronto tra l’Autorità giudiziaria italiana e quelle straniere sono l’estradizione, la rogatoria e il riconoscimento delle sentenze di altri Stati, ambiti disciplinati dal codice di procedura penale sempre più spesso interpolato da normative nazionali e sovranazionali.

L’estradizione consiste nella consegna di una persona da parte di uno Stato, nel cui territorio questa si trova, ad un altro Stato, che ne abbia fatto domanda, per sottoporla a giudizio o per dare esecuzione a una sentenza di condanna o altro provvedimento restrittivo della libertà personale.

L’istituto è regolato dal codice di procedura penale (art. 697 – 722 bis), dalle convenzioni internazionali e dal diritto comunitario, nell’ambito del quale rileva per importanza la normativa sul mandato di arresto europeo, recepita in Italia con l. n. 69 del 2005, attuativa della decisione quadro 2002/584/GAI.

Le rogatorie internazionali, disciplinate dagli art. 723 – 729 quinquies del codice di rito, sono richieste che uno Stato presenta all’altro per il compimento di comunicazioni, notificazioni e attività di acquisizione probatoria. In quest’ultimo ambito, il d. lgs n. 108 del 2017, attuando la direttiva 2014/41/UE, ha introdotto l’ordine europeo di indagine.

Sempre in tema di cooperazione giudiziaria, le sentenze penali straniere possono essere riconosciute dall’Autorità giudiziaria italiana, e viceversa, per ricollegarvi effetti di natura penale o civile (art. 730), oppure per darvi esecuzione a norma di trattati internazionali (art. 731).

Una nuova forma di riconoscimento è stata introdotta dal d. lgs. n. 161 del 2010, attuativo della decisione quadro 2008/909/GAI in materia di mutuo riconoscimento delle decisioni in ambito europeo, per cui la sentenza di condanna pronunciata in uno Stato dell’Unione è parificata a quella italiana ai fini dell’esecuzione e viceversa.

Lo studio Gianzi si occupa da anni di rapporti giurisdizionali internazionali e ha maturato, in collaborazione con primari studi legali esteri, una significativa esperienza soprattutto nel procedimento di riconoscimento delle sentenze penali straniere previsto dal d. lgs. n. 161 del 2010.